Un itinerario sulle orme di Goethe
Nasce l’itinerario di Goethe che connetterà non solo le grandi città d’arte, ma anche i borghi interni. Un itinerario che connetterà l’Italia dalle Alpi alla Valle dei Templi in Sicilia – ha annunciato Federico Massimo Ceschin, Segretario Generale dei Cammini d’ Europa ed ideatore del Festival itinerante “Goethe in Italia”.
Tutti i luoghi visitati dallo scrittore tedesco saranno protagonisti di un itinerario che unirà l’Italia all’Europa ma farà anche da cerniera con il Mediterraneo. Un nuovo percorso che farà dell’Itinerario di Goethe un itinerario culturale europeo, in modo tale che dal libro diventi un itinerario percorribile lentamente, in grado di attraversare i territori e di sviluppare quella micro economia del cammino che molti altri itinerari già stanno mettendo in pratica.
Non tutti potranno ovviamente farlo a piedi e dunque stiamo lavorando e ragionando con dei partner nazionali ed internazionali molto importanti per fare in modo che possano nascere prodotti turistici che siano veramente alla portata di tutti. Verrà concepito un itinerario fruibile per tutti e con competenze grazie alle Guide Ambientali Escursionistiche. Poi le stesse Guide AIGAE potranno influenzare il consumatore attraverso la narrazione dei luoghi attraverso la descrizione così come Goethe fece da un punto di vista botanico, geologico non soltanto quindi storia dell’arte, non soltanto bellezza intesa come bellezza artistica ma anche come la custodia del creato ed attraverso la trasmissione di ciò che i nostri padri ci hanno lasciato, ovvero il nostro patrimonio, in un qualcosa che sia funzionale, arricchente e che consenta anche la crescita delle generazioni future”.
Intanto c’è chi l’itinerario lo sta sperimentando. Si tratta di Vienna Cammarota, la prima donna al mondo, Guida Ambientale Escursionistica AIGAE di anni 68 che ben 231 anni dopo sta facendo a piedi il viaggio compiuto dallo scrittore tedesco Wolfgang Goethe. Vienna è partita da Karlovy Vary il 28 Agosto e dopo 1600 chilometri è arrivata a Paestum, poi in Primavera raggiungerà la Sicilia.
La Sicilia attende Vienna
“Speriamo di avere Vienna in mezzo a noi non tanto per raccontare la sua esperienza – ha dichiarato Filippo Grasso dell’Università di Messina, esperto di turismo siciliano – ma quantomeno per narrare la storia delle popolazioni, delle comunità che ha visitato ed i cammini che ha calpestato, i sentieri, le strade, le mulattiere. Soprattutto perché vorremmo che in Sicilia si parlasse di cammini non per moda ma perché diventino parte integrante della cultura del nostro popolo. La Sicilia è un’isola di cammini, poche strade, molta storia, ricchezza di paesaggi poco conosciuti. Potrebbe essere l’occasione per valorizzare questi paesaggi straordinari e dare la possibilità alla comunità locale di essere veramente protagonista dell’ospitalità, dell’accoglienza e dell’accompagnamento”.
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Sono a disposizione per collaborare, gratuitamente, alla stesura del viaggio in oggetto.