Il Consorzio Turistico Valle dei Templi visiterà il Borgo più bello d’Italia
Cresce l’interesse per Sambuca di Sicilia, anche a seguito del prestigioso riconoscimento di “Borgo dei Borghi 2016”.
In seguito alla pioggia di richieste di informazioni su Sambuca di Sicilia e sulle possibilità e modalità di visita, il Consorzio Turistico Valle dei Templi ha deciso di promuovere una visita guidata riservata agli operatori del settore, anche se non appartenenti al Consorzio. L’appuntamento è per il pomeriggio di domenica 12 marzo su iniziativa del vice presidente del Consorzio, Claudio Castiglione. L’itinerario è realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Cultura e Turismo di Sambuca di Sicilia.
Nel corso della visita gli operatori turistici potranno conoscere in modo approfondito le bellezze e le attrattive del “Borgo dei borghi”.
Il quartiere arabo, dove proprio in questo mesi un imprenditore del settore sta ristrutturando 30 immobili per dare vita all’albergo diffuso. E poi i numerosi monumenti. Il Teatro comunale che risale all’Ottocento, il museo dove sono custoditi i reperti dell’area archeologica di Adranone ed il vicino lago Arancio. Ma anche le cantine e le aziende agroalimentari del territorio che proprio la settimana scorsa hanno dato vita al Biodistretto dei Borghi Sicani.
Il Borgo
Tanti stili si sono intrecciati e di tante epoche Sambuca è testimone e ne conserva i segni. Sul monte Adranone sorge il complesso archeologico del IV secolo a.C. e l’antico casale arabo nell’area di villeggiatura. Facciate barocche e palazzi dell’Ottocento si mescolano ad una centro storico di origine araba le cui espressioni più vive sono li setti vaneddi (sette vicoli saraceni). La chiesa della Matrice e il terrazzo Belvedere, resti dell’antico castello dell’Emiro. Importanti anche il seicentesco palazzo Panitteri (nei pressi del Museo etno-antropologico), il palazzo dell’Arpa (sede del Municipio) e il palazzo Ciaccio. La chiesa del Carmine con la statua marmorea di scuola gaginiana della Madonna dell’Udienza, Patrona di Sambuca di Sicilia. E poi la chiesa di San Michele Arcangelo con il fercolo equestre in legno di San Giorgio che trafigge il drago. Segno di una popolazione attenta alla cultura è il teatro comunale L’Idea e l’Istituzione Gianbecchina.
Fuori dal centro storico, rimangono le antiche torri di Pandolfina e Cellaro e il fortino di Mazzallakkar del quale emergono le torri nei soli mesi estivi quando il livello del Lago Arancio si abbassa.
(Fonte: ANSA).
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