A Caltanissetta ritornano Le Vie dei Tesori, tre weekend per scoprire la città
L’anno scorso è stato un progetto pilota: estendere a quattro città siciliane, la meravigliosa ricchezza de Le Vie dei Tesori, il Festival che da dodici anni apre e racconta decine e decine di siti inediti a Palermo, visitabili con un unico coupon.
Caltanissetta – con Messina, Siracusa, Agrigento – ha risposto in maniera straordinaria: in due weekend sono stati aperti 14 luoghi, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari. Quest’anno si replica, e si aggiungono Trapani, Ragusa, Modica e Scicli: tre weekend tra il 14 e il 30 settembre; poi i tradizionali cinque weekend a Palermo (dal 5 ottobre al 4 novembre) e infine Catania (dal 19 ottobre al 4 novembre). Di fatto, la Sicilia diventa un unico museo diffuso, suddiviso per province, ognuna padrona delle sue bellissime diversità. E un nuovo progetto-pilota, stavolta in Nord Italia, a Milano, Chioggia, Mantova e la Valtellina.
Caltanissetta riapre dunque il suo cuore più autentico, sempre con il valido aiuto del Comune e in collaborazione con le istituzioni del territorio: un cuore che ha il colore del grano, la profondità delle miniere, il sapore antico della terra.
“Cultura, ricchezza e lavoro sono un’asse in cui bisogna credere – spiega il sindaco Giovanni Ruvolo – Caltanissetta deve essere il cuore del centro della Sicilia. La nostra scommessa è quella di attrarre il turista e accompagnarlo fuori dai circuiti tradizionali”. “I 14 luoghi dello scorso anno sono stati soltanto un avvio, peraltro visitatissimi – interviene l’assessore alla Cultura, Pasquale Tornatore – quest’anno ritorniamo con 15 siti, quasi tutti diversi e in alcuni casi, inediti; che intrigheranno sia i turisti che i cittadini: penso alle ville private, aperte per la prima volta, alle collezioni degli istituti scolastici, al museo delle Vare”.
“Dobbiamo pensare a questo festival come al lievito che fa “montare” le opportunità di sviluppo e di promozione che giungono dal nostro patrimonio – spiega il vicepresidente dell’associazione Vie dei Tesori, Marcello Barbaro. L’anno scorso si è trattato di una sperimentazione, quest’anno si tratta del consolidamento. Caltanissetta è già una scommessa vinta”.
Caltanissetta, Qal’atan-nisah, il “castello delle donne” degli arabi che la conquistarono nel IX secolo, poi arroccato feudo normanno, e ancora per 400 anni sotto la ferma mano dei conti Moncada di Paternò.
In seguito Caltanissetta si scrollò di dosso il giogo feudale e in poche decine di anni divenne un salotto letterario dove i bei nomi – Vittorini, Brancati, Quasimodo, Rosso di San Secondo – colloquiavano da pari a pari con l’Europa. Per Le Vie dei Tesori apriranno le porte quindici luoghi (tutti ad 1 euro) tra abbazie, musei minerari, ville, palazzi nobiliari. Ogni visitatore potrà creare il suo itinerario; il turista cercherà angoli inediti, lontani dai grandi circuiti di visita, magari scoprendo la tradizione delle Vare, come luogo inedito, o il Teatro Regina Margherita di cui parla Andrea Camilleri e in cui verrà proposto un vero e proprio tour “esperienziale” sulla costruzione di un brano musicale e l’uso delle macchine da scena. E il cittadino ritornerà indietro con la memoria, per esempio alla ricerca dei dolci delle monache di Santa Croce.
O per rintracciare gli impeti fascisti di Gino Morici al Palazzo delle Poste. A San Domenico si unisce la vista al chiostro. Si potrà tornare bambini, entrando al museo pedagogico della scuola San Giusto dove è stata ricostruita un’aula di 100 anni fa, o scoprire il murales di Carnicelli all’istituto Mario Rapisardi. Ma questi sono soltanto alcuni dei luoghi: i cittadini nisseni aspettano con ansia di poter entrare a visitare per la prima volta Villa Grazia e il liberty del barone Pucci; e non si lasceranno scappare il curioso eclettismo di palazzo Testasecca, i musei scientifici, fino all’azienda-museo degli Averna che seppero trasformare un elisir “cappuccino” in un amaro amato dalla Real Casa. La logistica de Le Vie dei Tesori a Caltanissetta verrà curata dalla giovane associazione Creative Spaces – guidata da Eros Di Prima – che ha già attivato una pagina Facebook dedicata e collegata ai canali social ufficiali.
A palazzo Testasecca sarà anche possibile partecipare a visite guidate con degustazione di vini Planeta. Con contributo. Prenotazioni su www.leviedeitesori.it.
I luoghi saranno aperti in quella maniera inedita che è ormai il segno distintivo del Festival palermitano, ovvero uno storytelling approfondito, affidato a guide e volontari.
Il Festival Le Vie dei Tesori è supportato dagli Assessorati Regionali al Turismo e ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana; è stato inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. E’ parte integrante del programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, sin dalla presentazione del dossier di candidatura, ed è partner di Manifesta12. Nel 2016 e nel 2017 il Festival ha ricevuto le medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica oltre che il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il patrocinio del Senato della Repubblica, il patrocinio della Camera dei Deputati. Quest’anno ha avuto la medaglia di rappresentanza del Senato della Repubblica.
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